Abbiamo sempre bisogno di avventura e gioco nelle nostre vite. Cos’è la Pasqua se non la capacità di aver trasformato le nostre ferite nell’avventura più straordinaria che è la vita stessa.
Perché un uovo, perché un uovo è scoperta, un uovo è rottura di uno schema è sorpresa e meraviglia della Vita.
Ci possiamo meravigliare o fare nuove scoperte in un momento così difficile per la nostra nazione?
Sì se la nostra testa non è ingombrata da ciò che ci spaventa. Come si fa a giocare se si è spaventato? Come si fa giocare se si ha sempre la soglia di attenzione così alta da dover controllare tutto o doversi difendere da tutto?
Giocare vuol dire distrarsi da se stessi o meglio dalle proprie narcisistiche preoccupazioni.
La fantasia e l’immaginazione sono una forma di intelligenza alta, usiamola in tutte le sue forme.
Proviamo, per una volta, a non vedere il dio che si è immolato sulla croce per noi e poi è resuscitato come “qualcosa” da adorare, questo ci rende lontani da qualsiasi responsabilità, lui è stato capace di tutto ciò e noi preghiamo lui che ha fatto tutto.
Proviamo a guardare scevri da ogni credo, a osservare approfondire la nostra condizione umana ovvero la nostra croce, le nostre ferite quelle che abbiamo subito e quelle che abbiamo inferto agli altri, proviamo a trasformale a saturarle, accudirle a prendercene cura e a lasciarle andare.
L’uomo è più grande delle proprie ferite e la Pasqua lo insegna. Cambiate e tutto cambia e tutto cambia con voi. E quando avrete lasciato le vostre ferite alle vostre spalle allora prendete un uovo e meravigliatevi della Vita che troverete dentro. Oggi come da sempre, il progetto è lo Spirito nella vita, i riti sono solo un mezzo.
Anche se in questa Pasqua per molti la luce è fioca, la luce c’è. A volte non si hanno tutti gli ingredienti per fare una torta ma un pò di fantasia e di immaginazione aiutano a distrarsi e per qualche ora a sentirsi più leggeri.
Buona Pasqua